3 - Credito d'Imposta Beni Strumentali - Disposizioni Legge di Bilancio 2021

Si rammenta che la legge di Bilancio 2021 ha rafforzato il credito d’imposta per nuovi investimenti delle imprese e dei lavoratori autonomi.

Per gli investimenti effettuati nel 2020 si applicano le regole previste dalla Legge di Bilancio 2020 (fino al 15 novembre), mentre per quelli eseguiti a partire dal 16 novembre 2020 si deve tener conto delle novità della Legge di Bilancio 2021.

Tra gli aspetti essenziali della nuova disciplina si sottolinea un aspetto formale di vitale importanza.

In particolare per quanto riguarda le fatture dei cespiti acquistati riferiti ai beni strumentali materiali ed immateriali (ex super ammortamento) e ai beni materiali e immateriali di tipo 4.0 (ex iper ammortamento) per i quali si può sfruttare un credito d’imposta sul valore degli stessi, è necessario assicurarsi che sulle fatture sia stato indicato il corretto riferimento normativo che fino al 15/11/2020 riguardava la legge 160/2019 art.1 commi 184-194 mentre dal 16/11/2020 si è aggiunta con adeguamento della percentuale e del periodo di utilizzo del credito la legge 178/2020 art. 1 commi 1051-1063 .

Le norme sono ad oggi entrambe in vigore ed è essenziale precisare che, in caso di mancata indicazione degli estremi di legge sul corpo della fattura, sarà il contribuente che dovrà provvedere ad apporli manualmente sul documento cartaceo di cortesia, come indicato nella risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n.438/2020. La questione è tanto più importante se si considera che tale opportunità è estesa e tutte le aziende e quindi rappresenta un'opportunità potenzialmente sfruttabile per l'innovazione e lo sviluppo oltre che per il rilancio della propria attività in un momento decisivo per la ripartenza dell'economia nazionale.

L'azienda è quindi tenuta a verificare tale aspetto formale che assume significativa rilevanza anche ai fini del conseguimento dei vantaggi fiscali recati dalla normativa altrimenti non applicabile.

Le principali novità della disciplina innovata sono:

  • potenziamento delle aliquote agevolative;
  • aumento dei massimali di spesa ammissibili;
  • ampliamento dell’ambito applicativo;
  • accorciamento del periodo di fruizione a 3 quote annuali di pari importo;
  • ulteriore riduzione a compensazione in unica soluzione nel caso di investimenti in beni ordinari per soggetti con ricavi o compensi inferiori a euro 5 milioni (nel periodo 16.11.2020-31.12.2021);
  • accelerazione della fruizione dal periodo di entrata in funzione o interconnessione.

L'argomento, pur sinteticamente descritto in questa comunicazione informativa circolare, è particolarmente vasto e diversificato pertanto rinvio ad uno specifico contatto con il mio Studio peer eventuali approfondimenti in merito sullo specifico argomento. 

2 - Decreto sostegni - Contributo a fondo perso

 

Con il Decreto n.41 del 22 marzo 2021 il Governo ha emanato un nuovo provvedimento per sostenere le imprese in difficoltà.

Dal 30 marzo al 28 maggio 2021 sarà possibile inviare telematicamente la domanda per la richiesta del contributo a fondo perduto disposto dall’art. 1 del D.L. 22 marzo 2021 n.41; a stabilirlo il provvedimento 77923/2021 appena pubblicato dall’Agenzia delle Entrate.

Il contributo spetta in base ad una percentuale applicata alla differenza tra l'ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020 e l'ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2019 se il dato del 2020 è inferiore almeno del 30 per cento al dato del 2019 a condizione che nel 2019 non si abbia conseguito un fatturato superiore a 10 milioni di euro.

La percentuale da applicare si distingue in base al valore dei ricavi o dei compensi del 2019:

PERCENTUALE APPLICABILE

VALORE (€) RICAVI/COMPENSI 2019

60%

Non superiori a 100.000

50%

Superiori a 100.000 e inferiori a 400.00

40%

Superiori a 400.000 e inferiori a 1.000.000

30%

Superiori a 1.000.000 e inferiori a 5.000.000

20%

Superiori a 5.000.000 e fino a 10.000.000

 

Dal punto di vista soggettivo, il contributo a fondo perduto può essere richiesto:

  • dai soggetti esercenti attività d’impresaarte e professione o che producono reddito agrario, titolari di partita Iva residenti o stabiliti nel territorio dello Stato,
  • dagli enti non commerciali, compresi gli enti del terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti, in relazione allo svolgimento di attività commerciali.

Sono esclusi :

  • i soggetti la cui attività risulti cessata alla data di entrata in vigore del Decreto Sostegni (2021).
  • i soggetti che hanno attivato la partita Iva a partire dal 24.03.2021(resta pertanto riconosciuto il contributo se la partita Iva è stata attivata nel 2020 o prima del 2021). gli enti pubblici,

Lo Studio rimane a disposizione per qualsiasi chiarimento in merito.

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